Studio Biblico: Stimare gli altri più di sé stessi
Di Admin — 24 Nov 2025
In un mondo che spesso celebra l’auto-promozione, l’ambizione e il successo personale, le parole di Paolo in Filippesi 2:3 ci sfidano a ripensare il nostro approccio alla vita e alle relazioni. “Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri più di sé stesso.” Questo versetto non è solo un invito all’umiltà; è un invito a un modo di vivere radicale che può trasformare le nostre comunità e i nostri cuori.
Immagina un mondo in cui diamo veramente valore agli altri. E se, invece di cercare i nostri interessi, facessimo della nostra missione l’elevare chi ci sta intorno? Questo cambiamento di mentalità inizia con l’umiltà, una qualità che la nostra società a volte trascura. L’umiltà non significa pensare meno di sé stessi; significa pensare meno a sé stessi. Significa riconoscere che il nostro valore non diminuisce quando eleviamo l’importanza di qualcun altro.
Quando Paolo scrisse queste parole, stava incoraggiando la chiesa di Filippi a coltivare unità e amore. Egli sapeva che l’ambizione egoistica può creare divisione e conflitto. Stimando gli altri più di noi stessi, coltiviamo un ambiente di rispetto e sostegno reciproco. Questo è particolarmente rilevante nelle nostre vite moderne, dove la competizione spesso può oscurare la collaborazione. Che sia nei nostri luoghi di lavoro, nelle scuole o anche all’interno delle nostre famiglie, siamo chiamati a edificare gli altri invece di abbatterli.
Considera le tue interazioni quotidiane. Ascolti di più per promuovere le tue idee, o cerchi sinceramente di comprendere e onorare le prospettive degli altri? Questa settimana, pratica il mettere gli altri al primo posto. Può essere semplice come riconoscere il duro lavoro di un collega, offrire una parola gentile a un amico o donare il tuo tempo per aiutare qualcuno nel bisogno. Ogni piccolo atto di umiltà si propaga verso l’esterno, creando una cultura in cui tutti si sentono valorizzati e amati.
Inoltre, Gesù ha incarnato perfettamente questo principio. Durante il Suo ministero, ha costantemente messo i bisogni degli altri davanti ai Suoi. Ha lavato i piedi dei discepoli, guarito i malati e cenato con coloro che la società respingeva. La Sua vita è stata una testimonianza della potenza dell’altruismo. Quando modelliamo le nostre vite su di Lui, riflettiamo il Suo amore e la Sua grazia al mondo.
Nel corso della tua giornata, chiediti: Come posso stimare gli altri più di me stesso? Come posso servire ed elevare chi mi sta intorno? Abbraccia la gioia che nasce da una vita altruista. Ricorda che la vera realizzazione non viene dalle nostre ambizioni, ma dall’impatto che abbiamo sulle vite degli altri.
In questo modo, non solo obbediamo all’esortazione di Paolo, ma adempiamo anche il più grande comandamento: amare il nostro prossimo come noi stessi. Impegniamoci a creare una comunità caratterizzata da umiltà, amore e significato per tutti.