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Studio Biblico: Nutrire i cuori, non ferirli

Studio Biblico: Nutrire i cuori, non ferirli

Di Admin — 29 Nov 2025

In un mondo dove le pressioni della vita possono talvolta portarci alla frustrazione, è fondamentale ricordare la profonda responsabilità che abbiamo come genitori. L’apostolo Paolo, attraverso la sua lettera agli Efesini, ci ricorda in Efesini 6:4: «E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figliuoli, ma allevateli in disciplina e in ammonizione del Signore». Questo comando semplice ma potente racchiude l’essenza dell’essere genitori con amore e saggezza.

Nel navigare la nostra vita quotidiana, è facile cadere nella trappola di provocare i nostri figli. Possiamo farlo con parole dure, aspettative irrealistiche o critiche costanti. Ogni volta che agiamo con frustrazione o impazienza, rischiamo di allontanare i nostri figli invece di avvicinarli. L’urgenza delle nostre vite può talvolta offuscare la nostra visione di ciò che conta davvero: il cuore dei nostri figli.

La chiamata a nutrire e ammonire non riguarda solo la disciplina; si tratta di coltivare una relazione radicata nell’amore e nella comprensione. I nostri figli non sono semplici estensioni di noi stessi; sono individui unici con i loro pensieri e sentimenti. Quando ci prendiamo il tempo di ascoltare, di empatizzare e di interagire con loro al loro livello, creiamo un ambiente in cui si sentono sicuri e valorizzati.

Consideriamo l’esempio di Gesù, che si prendeva tempo per i bambini, li accoglieva e mostrava loro amore. Egli fu un modello di pazienza e cura, anche in mezzo alle esigenze del Suo ministero. Come genitori, siamo chiamati a riflettere lo stesso amore e la stessa pazienza. Quando ci avviciniamo ai nostri figli con gentilezza e grazia, insegniamo loro l’amore incondizionato di Dio.

In termini pratici, come possiamo vivere questo comando? Innanzitutto, dovremmo sforzarci di comunicare apertamente con i nostri figli. Chiediamo loro della loro giornata, dei loro sentimenti e dei loro sogni. Quando sanno di poter condividere i loro pensieri senza timore di rabbia o giudizio, crescono in fiducia e sicurezza. In secondo luogo, possiamo stabilire aspettative realistiche. I bambini imparano per tentativi ed errori; hanno bisogno della nostra guida, non delle nostre critiche dure. Celebriamo i loro sforzi, per quanto piccoli, e incoraggiamoli a continuare a provare.

Infine, facciamo attenzione alle parole che pronunciamo. Le parole hanno potere. Una parola gentile può guarire, mentre una parola dura può ferire. Scegliamo di parlare vita nei nostri figli, ricordando loro il loro valore e il loro potenziale. Quando nutriamo i loro cuori, non solo adempiamo al nostro ruolo di genitori, ma onoriamo anche la chiamata di Dio ad amare.

Che oggi sia un giorno in cui ci impegniamo a nutrire i nostri figli nella via del Signore. Siamo padri e madri che ispirano, sollevano e guidano, invece di provocare. Insieme, possiamo creare un’eredità d’amore che rifletta il cuore del nostro Padre celeste.